THRILLER: BASTA LA PAROLA
di DARIO MAGINI
Quando Brian Clemens, creatore di Avengers, tentò di diventare il Rod Serling d'Inghilterra. Molto nebbioso, molto britannico
Tutto nasce dalla mente dello sceneggiatore inglese Brian Clemens. Non dall'emisfero solare e spiritoso, che ha prodotto gli Avengers, ma dalla sua metà oscura. I personaggi e gli ambienti sembrano essere la versione deformata e demoniaca (e a budget ridotto) di quanto visto nelle storie di John Steed e Emma Peel. Per ironia del destino anche la storia della messa in onda di Thriller è una vicenda di dolore. La confezione di partenza era già anomala, con 43 episodi di 65 minuti abbondanti (che, come vedremo, in America diventeranno 80) frammentati in 6 "stagioni" di 10, 6 o 7 episodi ciascuna, trasmesse fra il 1973 e il 1976.
La durata abbastanza irregolare era causata dalla collocazione originale del programma: un cuscinetto fra le news delle 22.40 e la chiusura programmi della ITV, che negli anni settanta avveniva più o meno alla mezzanotte. Fuori di patria la serie è abbandonata a sé stessa. Inghiottita dalla macchina inscatolatrice americana, venne "disciolta" in alcune decine di TV movie prodotti negli States fino a raggiungere l'improbabile numero di 113 episodi. Il risultato di tanto sforzo creativo viene trasmesso sotto il generico titolo ABC Mystery Movie. Naturalmente i credits e il logo originale svaniscono, ma lo scempio non si ferma qui. Nuove scene, con attori non presenti nelle storie, vengono girate come introduzione agli episodi; spesso in location compeltamente diverse (e si vede benissimo).
Per fortuna in Italia l'allora R.T.I, canale televisivo in seguito inghiottito dalla nascente Fininvest, mandò in onda la serie in "format Thriller" (e non in "format TV Movie") come dicono i tuttora attivi appassionati britannici. Girata a basso costo, con un numero di location limitatissimo e quasi sempre in interni, la serie è caratterizzata da una atmosfera claustrofobica. La qualità è sicuramente discontinua, anche perché l'impegno di scrittura di quasi tutti gli episodi pesa sulle spalle del monacale Clemens.
Si può godere della presenza di molti attori noti fra cui Ed Bishop (il biondo comandante Straker di U.F.O.), l'attore americano Bob Hoskins (Chi ha incastrato Roger Rabbit?), il sempreverde Patrick Magee e quel Robert Powell che finirà a interpretare il Gesù nella versione televisiva di Franco Zeffirelli. Le speranze di rivedere Thriller sono poche, ma gli appassionati italiani possono amaramente riconsolarsi: la serie è svanita anche dai palinsesti inglesi e americani da almeno quindici anni. Tuttavia qualche episodio è stato recentemente trasmesso da una tv via satellite australiana. Forse nel nuovo mercato digitale c'è posto anche per questo vecchio serial troppo "old british" per la MTV generation.
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